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Pubblicata il 26/08/2021
poi venne un caldo vento di favonio,
fu quello che voltò l’ultima pagina.
fu come un vento gagliardo e fiero,
venuto a raccogliere la spiga ormai matura.
venne con una lama lucente di dolore
al pari di cesoie ben affilate
a tagliar l’ultimo grappolo di sole
quello che stillava vino di poesia,
quel nettare gradito agli dei
e a quelli come te
nelle cui vene a fiumi scorre
taciturna e greve.
fosti vessillo di cobalto
issato sulle rive dello Jonio
e figlio di carrettieri,
come si dice ancora
tra le tue note austere.
ma tu fosti e sempre resterai,
il nostro capitano,
sulle cui rotte si unirono a frotte
i sognatori,
gladiatori dalle mani inermi
che impugnare solo sanno
lo stilo affilato del loro pensiero.

ora hai deposto il logoro timone
e la sorte di questa città
ormai non t’impaùra.

che tu possa godere
dell’ agognato sorriso degli angeli,
mentre a noi, superstiti, tra lo smog
di queste rive,
rimangono soltanto
occhi di silenzio
che colmano di rimpianto
le ampie stive.

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Cosa potrebbe desiderare di più, un uomo, dopo questo omaggio?

il 26/08/2021 alle 20:30

Domani sono 10 anni dalla sua scomparsa. Ne ho seguito il percorso doloroso, fino alla fine. Era dovuto questo mio omaggio. Ciao mitri.

il 26/08/2021 alle 20:43

Mi ha dato la certezza nel tuo sangue scorre soltanto amore per tutti, stupenda creatura ciao

il 27/08/2021 alle 09:30

Ti ringrazio Tonino, vedo che sei tu ad essere generoso e buono con tutti.

il 27/08/2021 alle 19:28