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Pubblicata il 15/08/2021
Epistola del Professor Gustavo Incorpo Dandolo all'Avvocatessa Gaia S.Quinzia Innero Grifone Delle Sordide

Gentile e carissima Gaia (rammento ancora con gioia immensa il giorno in cui, Lei doveva avere circa 18 anni e un giorno, mi pare, approfondimmo oltremodo la nostra conoscenza nella sala d'aspetto dello Studio paterno, alla saputa del Suo Venerabile Genitore, il quale, sogghignando, elevò la già onerosa parcella professionale di un ulteriore 20%),

Le scrive un uomo disperato, vittima dell'ulteriore equivoco (io stesso?), nella speranza che non si sviluppi nell'ulteriore errore giudiziario. Ecco tutto :

di ritorno da una cena elegante fra vecchi amici, a cagione della spropositata quantità di birra e quant'altro ingurgitata, ero costretto ad arrestare la mia fuoriserie in un tratto urbano della via Cristoforo Colombo, e, pudico come sono, Lei ricorderà, mi inoltravo in un attigua selva oscura, spinto dall'impellenza di espletare un bisogno fisiologico improcrastinabile, ignorando naturalmente di trovarmi in un luogo di meretricio.

Avevo appena terminato la mia minzione quando fui allarmato da un repentino fuggi fuggi generale da parte di bizzarre figure femminili (o presunte tali), e io stesso, atterrito, mi diedi precipitosamente alla fuga, trascurando di chiudere la patta dei pantaloni.

Avevo quasi raggiunto la mia vettura quando fui superato nella corsa da due fanciulle agili e rapide come la stessa Artemide, le quali, nella mia momentanea perplessità, divaricarono bruscamente le loro traiettorie, accelerando in direzioni opposte, e immediatamente dopo fui agguantato per la collottola come un gattino dalla mano ferrea d'un anziano ma mastodontico Tutore dell'Ordine in divisa, il quale non mi permise di profferire verbo, urlandomi in faccia grintosamente queste testuali parole :

"ah, la vecchiaia è proprio carogna, un tempo almeno una delle due "gazzelle" non mi sarebbe sfuggita, ormai me devo da contentà de 'sto "fagiano" 'ntontonito, aahhh farlocco, ma 'ndo vai cor ciondolo floscio ar vento? Mmmutooo, nun fiatà, qui tutti/e cianno 'na storia più o meno triste da raccontà, ma la deveno da ammannì ar Giudice no a me, povero scagnozzo. Lo so bene io che ce so cresciuto aspettanno ore e ore, ai margini, che la pora mi madre staccasse e me riportasse a casa, santa donna, quanto "volontariato" ha fatto co li stravecchi colleghi affinché imboccassi in un posto de lavoro sicuro e regolare, invece da fa dentro e fora da Reggina (Coeli). Oggi è l'ultimo giorno, finarmente so arivato alla Penzione, quarche "frattaglia" la devo da portà puro io ar Commissario, sinnò pare che già ho tirato i remi in barca. Si me collabori, stendemo in fretta er verbale, poi te lascio a piede libbero, così manco alla caviglia ciai 'na palla degna de 'sto nome, ma si m'opponi resistenza e me fai sfacchinà puro l'ultimo turno, te facciò dormì in guardina, coi travesta, dopo avette pistato come l'(u/U)va (sono dubbioso se si riferisse alla frutta o al disgraziato e controverso caso del povero Giuseppe Uva, forse nomen omen, forse no, secondo la sentenza ufficiale)!".

Date le circostanze ritenetti prudente assecondare l'energumeno, anche perché, ansioso di concludere il turno di servizio e la carriera, ignorò completamente la "mia" Ferrari Testarossa dal telaio contraffatto e ripunzonato, furtata in Courmayeur proprio a Luca Cornacchie di Monteprezzemolo, né alluse minimamente a sottopormi alla prova dell'Etilometro, e tutto ciò mi fece sentire assai scaltro. Almeno fino a quando non mi resi conto che sarei stato nuovamente e ingiustamente processato.

Il quesito che le pongo è il seguente:

ritiene Lei sostenibile in giudizio la temeraria tesi secondo cui l'esposizione in pubblico del mio apparato genitale, ormai puramente urinario, sia equiparabile al palese porto d'un'innocua pistola giocattolo per le strade, tenuto conto che essa almeno spara a salve, mentre io nemmeno quello, il che oltre a escludere ogni pericolosità sociale da parte mia, confermerebbe la purezza delle mie intenzioni e la casualità della presenza in tale luogo malfrequentato? In caso affermativo residuerebbe solo l'accusa di Oltraggio al Comune Senso del Pudore, ma sarebbe forse scongiurabile sostenendo che le attuali estremamente ridotte dimensioni del mio micropene, e l'improvvisa situazione di panico generale creata dalla "retata", mi pongono nelle condizioni di un bambinello innocente e spaventato. Cosa ne pensa? Attendo ansiosamente il suo responso, non vorrei fosse giunta l'ora del Cumulo Giudiziario delle precedenti pene sospesemi con la Condizionale, il che mi costerebbe più qualche annetto ar Gabbiotto!!!
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