PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/03/2003
Il maestrale disegna sopra i volti
angoli e curve
con l'occhio geometrico
della pura casualità
- la brezza, il puro anelito che squaglia i ponti,
l'Imprevisto nei tuoi vecchi disegni.
Mi senti?
Non sono e non sarò che una voce
perdentesi in un turbine di segni

Ma hai colto l'estemporaneo brivido
delle bianca ala
del gabbiano ch'è volato fin lassù?
Hai colto tutte le implicazioni
del ritrovarsi qui
a prendere in faccia gli schizzi salmastri
sperando in una morbida
dormita sotto gli astri,
cogli ciò? come me -
o sei qua davvero
avvoltoi fra avvoltoi
a pascerti di disastri?

Guardali: propria ora si stagliano laggiù,
proprio dove l'occhio può coglierli
ritti contro il blu,
due
che non fanno uno,
due chiazze
contro il parapetto.
Una coppia che il caso che ha disegnato
come un rilievo a sbalzo sul bijou
ch'è questa scaglia di mondo e di blu
Due che non sono uno,
uno ed un mondo,
due bombe casuali
sul mappamondo.
Chi pensi che soccomberà
all'inevitabile grinfia dell'oggettività?
Guardali, recitare a soggetto
contro il blu

Le sue cosce sono secche e irsute,
le sue mani nervose di venature sconosciute,
un fremito







L'intrico degli arbusti di macchia
si districa, irto,
sulla costiera
e dipanasi
verso il mare
Gli ulivi picchiettano di ombre
le rive ardenti del loro viaggio,
aromatica frescura che s'esala
"Tu adesso vaneggi.
Col cavolo che vengo!
Io sono una gran fiamma
che vacillo ma non mi spengo."


"No. Non sei che una borghese
piccola piccola.
Vieni via.
Non senti questa barca come dondola?"
Vieni, vieni via, via
verso l'aria rarefatta della prossima alba.
Non andrai con lui? non verrai con me?
Senti questa barca come dondola. Il beccheggio
è ora e sempre 'l mio dileggio.



Tutto è così semplice, tutto scritto già.
Lei si ricrederà.
Come i colombi alla pastura,
come i pirati alla ventura,
la coppia partirà,
sarà coppia, e partirà:
tutto è così semplice…
Ha la pipa a penzoloni dalla bocca
cui un filo di bava meridiana sottende,
il rugoso isolano che ronfa
la sua santa siesta sotto le tende.

"Vieni, amore mio.
Ho tanta voglia d'essere
un piccolo borghese anch'io."

Vedranno Mombasa?
Forse; poi torneranno a casa.
E gli sovverrà la passada folor
tutta senza sconti
"E l'uomo del porto mi ha detto:
la ganja calabrese è la miglior"
Forse
"Ma non fidarti mai del venditor"
"E insomma,
se andiamo,
andiamo!"
E mille giorni ardenti di memorie
già premon per esplodere nel cuor
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