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Pubblicata il 19/10/2001

Lo specchio riflette un Drago celeste:
a questo punto ti sorge il dubbio
di non essere più Tu.
Pareti dipinte a testa all’ingiù,
suoni e parole
vanno all’indietro.
Telefono bianco sempre staccato,
squilla comunque
nel cranio spaccato
dalla tristezza
di un copione sbagliato.

Apri le gambe,
respiri più in fretta,
ginnastica folle di marionetta!
Finestre nel cielo,
piccolo uomo
senz’occhi capaci,
sali la scala
per guardare e vedere
il rompicapo
di un bimbo che gioca
con Draghi celesti telecomandati

Quando sfugge il Controllo,
inventano l’Uomo.
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