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ignota luce
imbeve giardini assetati di sole
la foce dell'Arno verso il mare
ha riversato in cielo rossori
il cielo l'azzurro nel fiume
sulle punte delle dita clamori
per non disperdere questa luce
ho teso un nastro d'oro da sponda a sponda
vi cammina
la freschezza di uno sguardo distratto
di notte il sonno
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