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Pubblicata il 13/05/2021
Scivola il corpo singhiozzante
roseo ostenta giovinezza effimera
dipana aurore senza vene, sommuove
la ferita dentro il sole che muore
cicatrice di piano dal languido aperto
sul nodo in gola del turbamento
senza fine, senza senso, peso fermo.
Parole tingono il ricordo d’idillio
fin dentro l’incendio del delirio
e sorelle girotondo prendono per mano il sogno
con bocche senz’anima nella visione del domani
aspettando l’applauso senza mani.
Toglie il fiato questo maggio con le sue promesse
dal riso in pianto in un cuore innamorato
del suo dolore finemente gemmato.
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il 17/05/2021 alle 15:09