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Utente eliminato
Pubblicata il 21/04/2021
Premessa : il seguente testo è un'estrema sintesi di una poesia da me pubblicata nel Maggio 2020.

Nell'Autunno privo di dolcezze,
com'è triste e strano
ancora nello specchio riflettere
il volto del tuo Inverno,
gli occhi attoniti,
la paura di chi fu forte.

Così presto,
ignaro del dolore
per la vecchiaia preparato,
a forza d'asprezza e percosse
la scintilla del naturale amore
ottuso più che crudele soffocasti,

con l'implorazione della mamma,
battuta ed umiliata.

Chissà cosa provai
quando disteso ti vidi
sullo spoglio tavolaccio,
grigio e molle
come cera sul punto di squagliarsi,

io che a malapena
la mia lingua madre parlo.
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Diversi i testi interessanti letti oggi, uno di questi è il tuo Geronimo. La lingua Madre e quella Padre nelle considerazioni di chi raccoglie le visioni, il vissuto e il respiro di tre vite.

il 21/04/2021 alle 16:40

Bellissima , complimenti veramente da plauso per averla condivisa con noi, mi sono emozionata.

il 21/04/2021 alle 23:38