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Utente eliminato
Pubblicata il 18/04/2021
Forte odore di sterco e di letame
ai piedi del tendone,
dove si vende zucchero filato
e si presta attenzione
ai numeri del circo e le sue trame,
narrate a mozzafiato

dall’uomo con il volto colorato.

Lui è il pagliaccio dai sorrisi accesi,
parla in un modo strano,
prima veloce e dopo piano piano,
incanta i piccolini che sorpresi
si piegan dalle risa e vengon stesi,
da quel pagliaccio un poco irriverente,
coi piedi enormi e buffi,
sguaiato, in bocca ha perso qualche dente,
dal naso fa gli sbuffi.

Però il Signor Pagliaccio oggi nasconde
una tenue tristezza,
e cola un po’ di rimmel dai suoi occhi,
cadon lacrime a fiocchi,
appare in lui una sorta di cupezza
e tanta tenerezza.

Pagliaccio, il tuo saluto sgangherato
fa ridere i piccini
ma dentro il tuo profondo si è ascoltato
il suono languoroso dei violini.
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Quanta forza e coraggio ci vuole per far ridere gli altri nascondendo sotto una maschera buffa il proprio pianto....tenera e vera, molto bella.

il 18/04/2021 alle 09:00

Il clown ha il viso che colpisce, un viso che cerca di dare serenità ma è triste.Una verità che nasconde sotto l'abito a quadretti colorati, sempre ... fa ridere piangendo.Bellisimi i tuoi versi, un caro saluto Augusto.

il 18/04/2021 alle 19:07