La felicità, distratta nell’inconsapevole esistenza,
figlia dell’assenza, amorfa come un incantesimo,
amica degli amanti incoscienti.
una ballerina danza,
illuminata dalla luce di una candela,
fino all’ultimo bagliore,
senza pensieri e senza ragioni.
È l’immagine della felicità.
se avessi abbastanza coraggio
per oppormi al destino che ha un solo scopo,
disfare e smembrare il futuro
e io sempre pronto
a dimenarmi come un animale in gabbia.
la ballerina danza.
benedetti siano i suoi capelli
fragili come un respiro affannoso.
dannata felicità,
se solo riuscissi a sfiorare la ballerina e
strapparle una piuma angelica.
ti imploro, portami con te,
verrei anche all’inferno,
in ginocchio da Satana a farmi tentare
dalle puttane dei mille vizi.
mi piace l’azzardo,
anche se il rischio è bruciare tra i penitenti.
la ballerina danza.
riesco finalmente a toccarla,
la sua pelle è come una calda beatitudine.
mi porta in alto con sé
ma io la lascio e precipito.
ho capito cos’è il paradiso:
una ballerina che danza e
un folle col mal d’inferno,
violato nel corpo e nell’anima.
rifiutato da Dio.