scemano d'ubriaca saggezza
le note sono figlie vergini
con la calma sotto un velo
di vento, di foglie che appaiono
più grandi del mondo che le sotterra
non c'è luce senza un fondo
la bottiglia, assolve le speranze della grazia
ci sono mani che non accarezzano mai
ho visto prati semi umidi
come lacrime sulle conchiglie
come il vuoto che ci attanaglia
ha il sapore di labbra la vita
quando scendi nel fango
i cocci aguzzi non fan poltiglia
ho ricordi del legno amaro
dello stagno senza vetri intorno
quel ritorno alla famiglia
un nascondino sulla giostra del Re
ah, i ricordi
perché il mare fa le onde
che cancellano
dove sono le lucciole con i miei ricordi
una sera era tutto giallo
le pietre svanivano all'infanzia persa
mi sentivo così solo nella mia gioia
mi sentivo un getto d'acqua
in una cornice troppo stretta
hanno bisogno di un po' d'aria queste pareti
e di qualcosa di futile che governi il mondo
quell'insana voglia di leggerezza
brucerei tutte le mie lacrime nascoste
per un po' di luce senza un giorno
i desideri sono umili fiammelle di mondo