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Utente eliminato
Pubblicata il 09/04/2021
E Giovanna fu la prima,
vecchia scarna e sprezzantella,
proprietaria di varie palazzine
presso l'Olgiata (quartiere di Roma,
lussuoso ed esclusivo),

meglio nota come "la Levriera",
per via della somiglianza
con un cane secco da corsa.

Una volta,
attirata dalle furibonde urla
della lite esplosa tra me, Fracchia,
e un collega più anziano, Fantozzi,
se ne sortì dalla sua lussuosa stanza
agghiacciante minaccia profferendo :

"se non la smettete subito ......
me ne vado in pensioneee !!!".

Quando alla fine
veramente si pose in quiescenza
subentrò Aldo,
anomalo napoletano freddo e sinistro,
con due televisori in faccia a mò d'occhiali,

inizialmente appellato "lo Sbirro",
soprannome presto definitivamente soppiantato
da "il Guercio",
in quanto affetto da pauroso strabismo,
ma non di Venere,

il quale, sentendo bussare alla propria porta,
disse : "avanti !", per poi subito pentirsene
alla vista d'un buzzurro bullo
"educato" nella triste e trista,
periferia della Magliana,
affermando incautamente :

"se avessi saputo che era lei,
non la avrei lasciata entrare !",

al che "Regina Coeli"
(noto Penitenziario romano)
prontamente rispose :
"e mettete la porta a vetri !",

e di nuovo Aldo : "mi scriva !",

e a seguire "Regina Coeli" :
"si, scrivo lettere d'amore !".

Venne poi il tempo di Rita, "la Salvietta",
per assonanza col cognome così detta,
e per presunta leggerezza di costumi,

a quarant'anni e passa
appena un poco scollacciata,
ma con lo scorrer degli anni
ad apparir in succinti panni
sempre più proclive,

al punto d'esser
dal Direttore Generale richiamata
per abbigliamento indecente
e "inappropriato al proprio ruolo",

ma tuttavia al Pensionamento
giunta imperterrita
praticamente nuda.

seguì poi Anna Maria,
d'animo superbo, maldestra simulatrice
nella "captatio benevolentiae",

laureata in Giurisprudenza
con i punti della Miralanza,
che richiedeva lei,
ai Diplomati della Scuola dell'Obbligo,
la corretta interpretazione
della Gazzetta Ufficiale dello Stato.

Fino all'avvento di Marcello,
bassotto dalla colta voce in falsetto,

ingenerosamente bollato col cognome
del noto Politico rispetto a cui
persino lui era ed è un gigante,

dalla buffa postura e l'eloquio lamentoso,
inacidito nell'eco delle risa alle proprie spalle.

Transitando presso altro Pubblico Ente
capitai sotto il comando di Michela,
quando si presenta,
da Torre Annunziata
stressata pendolare,
autentica ma permalosa
pulcinella al femminile,

che giuro aver udito
intenta in grottesca conversazione
con il Direttore, suo superiore,

nella quale, contemporaneamente,
lamentava d'esser stata ammalata
a cagione di stress da superlavoro,
e a più prestigiose responsabilità
fiduciosa si candidava,

onore ed onere che, ambiziosissima,
ottenne invece Luisa la Nordonzola,
mio attuale Capobastone
ai tempi del Colera,
lungo i miei pressoché totali,
spontanei, arresti domiciliari,

la quale, perennemente m**t****a,
da remoto con me tapino e svogliato
del mio ozio si lagna,
e delle dure pedalate sulla bicicletta
da lei stessa fortemente ambita,

ora che la Pandemia
a corto di servitù l'ha ridotta,
con conseguente, tragico crollo
della "maschera" da Lady Diana.

e adesso Geronimo finalmente la pianta
(e dire che noi maschietti
spesso accusiamo il Gentil Sesso
d'esser segnatamente incline
al pettegolezzo e alla maldicenza .....".
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