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Utente eliminato
Pubblicata il 09/04/2021
per te che non sai.

ho scritto di te, ma non lo sai,
di come vesti il suono del cuore
di quanto cielo vorresti toccare.
io sono rugiada tu sei l’alba
io il mite vento tu il folle desiderio
tu l'onda canaglia io sabbia bagnata
sei l'ombra meridiana
la nave senza meta
io spogli mattini sulla fronte.
ho scritto di te ma non lo saprai,
di quel dolore in pezzi tra le mani
di quel tuo viso bianco senza nome
io sono la tua esile dimora
tu sei ceppi di ginepro nel focolare
brezza lontana, miniera di sospiri,
tu risali ogni corrente
io pioggia di promesse
il grigio fondo della terra.
saremo stanchi, saremo tracce
l'eco dei tuoi passi
siamo taciturne grida
a squarciare le distese di ogni viaggio
che dentro il nulla si frantuma
sarai la mia bocca fredda
quando trema.

tony Orlando.
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e torni di nuovo a credere che la "vera poesia esiste" quando colui che la scrive non usa parole comuni ma pezzi di cuore...è piacevole leggerti.

il 10/04/2021 alle 19:48

Siamo taciturne grida il cui frastuono all'interno della nostra anima ci toglie molto spesso la quiete. Quanto potrebbe far bene dare un sonoro a quelle grida, anche solo a tu per tu su una collina, con l'eco di ritorno a raccontarci che siamo, in fondo, ancora vivi.

il 14/04/2021 alle 09:55

molto bella...mi si sono accesi ricordi ciao e grazie

il 19/04/2021 alle 22:23