ahahah, stavi quasi per metterla in crisi la morte, secondo me se ne andata perché non ti reggeva più...sei puntigliosa assai...divertente, e non solo
Ho voluto esorcizzare...grazie Arturo,gpaolocci, 373.0.Saluti cari.
Meravigliosa sdrammatizzazione della morte! Anche lei può trovarsi in difficoltà! Strepitoso racconto! Bravissima, Ninetta!
Il tuo stile frenetico mi piace molto.. divertente e riflessivo su molti temi, un saluto.
La morte vista e raccontata da un medico...mi ha sempre incuriosito il rapporto che s'instaura tra un medico e la morte, da questo scritto traspare una paura che si è imparato a nascondere bene ma anche l'instaurarsi di un vero e proprio dialogo (una partita a scacchi come nel famoso film).
Mi fermo un attimo a pensare, a quante difficoltà hai superato per scherzare col la M...., è così silenziosa ma vorrei disturbarla il meno possibile, credo che l'indifferenza sia l'arma più accettabile con lei, ti invidio il coraggio Buona giornata
Mark, sono felice del tuo passaggio, grazie per esserti fermato a leggere e per il tuo commento, aspetto i tuoi racconti.Un saluto.
Devo ancora leggere i due o tre racconti che hai pubblicato precedentemente. Ti ringrazio per la tua attesa nei miei confronti, anche io però aspetto i miei racconti ;) Ho esaurito per il momento le idee e sono concentrato su altro. Si accettano suggerimenti ovviamente. Ciao ninetta.
Caro Vincent, La medicina impiega tutte le forze che si oppongono alla morte ma non può evitarla. La paura di morire, più che una reazione emotiva, rappresenta la presa di coscienza del pericolo, la previsione ed il riconoscimento dell'approssimarsi della morte. Io ho visto tante persone morire e ho sofferto per loro e ho notato che il modo in cui si muore dipende, in non poca misura, anche dalle possibilità che un individuo ha avuto di porsi e di raggiungere delle mete durante la vita. Dipende da quanto una persona, in punto di morte, sente d'aver vissuto . Parte proprio da questo concetto la paura … Io ho sempre cercato di comunicare in modo chiaro con il morente, che non implica il dire tutta la verità, né mentire completamente, ma comunicare quelle verità che egli può tollerare. Noi medici affrontiamo la morte consapevoli perfettamente di ogni passaggio e forse con maggior sofferenza.Saluti cari.
Caro Tonino nessuna difficoltà, scrivere è come tenere il più lontano possibile quel momento...ho pensato a zia Grazia , una mia paziente che teneva nel soggiorno, in un angolo, mezza tomba, una lastra di marmo con l'effigie della Madonna e un epitaffio dorato che diceva"Quì giace Grazia....madre e donna esemplare".Visto il mio imbarazzo rise e mi disse :"Lei ha paura,vero? io invece sono serena, speriamo che arrivi il più tardi possibile, sono o non sono una madre esemplare?" Morì a 95 anni tantissimi anni dopo...Saluti cari.
Grazie Sir Morris, questa brutta donna con la falce l'ho fatta fuggire...mortificata...tanto per rimanere in tema.Saluti cari.
sono senza parole - ma riesco a dirti : sei stata semplicemente STUPENDA !!!
un medico d' intorno te lo levi malvolentieri di questi tempi...anzi avrei bisogno di un consiglio... perchè io guarisca da tutti i miei mali avrei bisogno che lei dalle mie poesie quanto tempo ho ancora da vivere... mi ha conquistato e le dò la mia massima fiducia... grazie
Visir, scriva , scriva sempre.. a colazione, a pranzo, a cena, è terapeutico.Vivrà a lungo, ne sono certa, lo dice il suo grancuor.Grazie per la fiducia.
Ciao Dedalo, sicuramente la più fedele, arriva anche quando non la chiami...ahah, bisogna riderci su,io spero sempre che quella falce si arrugginisca e secondo il mio modesto parere dovrebbe motorizzarsi...magari una falce laser.
Una narrativa poetica bellissima. È come ascoltare, sentire incantati, presi, un Cantastorie nel suo significato più bello. Complimenti, ciao Ninetta.
Soltanto ora ho letto il tuo commento, mi piace che mi definisca un cantastorie, è vero ora che ci penso sono proprio così.Un tempo girovagava nei paesi e tutti lo attendevano perché le storie, certe, trasportavano in un mondo fantastico e facevano riflettere...Grazie, ciao Lucy60
Ahahahahah... davvero carino il racconto! Con me non ha avuto ripensamenti; e ci ha messo pure troppi giorni per portami via! Litigava con i medici che hanno cercato di salvarmi... ma...
Ha voluto farti soffrire, quando ha capito che tutto sommato la sua presenza ti era indifferente è fuggita a gambe levate con tanta rabbia in corpo(corpo...si fa per dire), perché non solo falcia ma gode nel veder soffrire...che tipa oh!Ciao Gabry.