"Fuori soltanto il bianco e il nero..." la mancanza della luce è proprio questo, la morte del colore. Ma ecco che la poesia attraversa il prisma del nostro spirito generando l'infinito spettro cromatico dei sentimenti, delle pulsioni e anche del dolore e della speranza. Il bianco e nero ridiventa quell'arcobaleno che poggia su sogni e tesori tutti da scoprire. Questa tua ne è una dimostrazione lampante.
bello il commento di eriot che è come un corollario alla tua poesia...sono d'accordo con lui, bella la tua poesia
Giorgio, Valerio, Ciro, grazie per le parole con cui integrate i versi. Il grazie è da parte mia, ma anche da parte della poesia che ci cammina accanto giorno per giorno aiutandoci nei momenti difficili.
Grazie Virgilio, ci salva e ci tiene ancorati a quella bellezza che è fatta di poco ma riesce a dare qualcosa a tutti, per quanto differenti possano essere i caratteri e difficili le condizioni di vita "dentro e fuori" dal nostro sentire. Buona Pasqua di cuore.
Dina, Benandato, grazie per i vostri interventi a sostegno di un argomento significativo per tutti coloro che, in qualche modo, sono legati alla poesia.
Ci hai abituato bene e continui a viziarci e sfamarci con le tue opere stupende. Bravissima Arlette. Davvero complimenti. Un abbraccio.
Grazie per le belle parole Minus, in realtà è la poesia che ci sazia e ci sfama nella maniera più adatta ad ognuno. Un abbraccio anche a te.
Mai, è una relazione stretta stretta che regala comunque la libertà. Cosa chiedere di più Ornella? Grazie per il tuo intervento.