Verrai senza saperlo,
un giorno verrai,
disturbando la quiete
d'una casa tra i campi.
a scavalcare i dossi
che negano la vista,
stringi sulle curve
e soffochi nel corpetto
a ravvivare la tua mania
di sollevare gli azzurrini seni.
verrai senza saperlo,
un giorno verrai,
maledicendo la strada
tra dossi e curve.
eppure l'amore
non è sempre cieco,
tende l'arco flesso
e mira al cuore,
come autolesionismo
involontario e bruto.
verrai senza saperlo,
un giorno inquieto
per le tue gambe,
disturbando la quiete
di ciò che nascondo.