Vociare di timo.
prelude profumi accesi
e sovrani
sul calcare aguzzo;
il mantello di funghi arruginiti
sposa
il candore friabile
di tufo.
mi manca il fiato
sotto i piedi:
si annuncia senza abisso
l'aurora.
ranuncoli di buio
avvinti al precipizio
rimano allo sguardo
esistenze nude
con sciami di futuro
da nutrire.