Hai letto Gurdijeff per caso? Me lo hai ricordato molto, e fatto molto ridere alla fine...bravo
Ciao Arturo, ciao Genziana. Mi fa molto piacere sapere che avete riso. :-) Vi ringrazio dei commenti. Arturo - sapevo che avresti sùbito individuato la questione :-) ...si, anni fa ho letto Gurdjieff e approfondito il suo insegnamento... da sempre mi interesso a questo tipo di discipline, non solo teorica-mente. Il ricordo di sé come autopercezione ha a che fare con il distacco, il non-attaccamento.
Ne vedremo delle belle con Gurdijeff...Le neuroscienze hanno scoperto che l'uomo ha almeno due dei famosi "cervelli dispersi" di cui parlava lui...uno è il cuore (che ha gli stessi neuroni del cervello di un gatto, come quantità, ma poi c'è la qualità dei neuroni) l'altro è la zona fegato-.intestino ugualmente ricoperta di neuroni...e questo è solo l'inizio, c'è poi tutto il resto (Per esempio la legge dell'ottava)Mica male per uno che solo agli inizi del secolo veniva bollato come stregone dai cosiddetti scienziati!
Certo. Ma a mio parere i cosiddetti scienziati ne vedranno delle belle con tutti gli insegnamenti esoterici seri.
Una cazzata al giorno leva il medico di torno,un po' come la mela,un saluto
Il mero senso di essere poeta! Piacere a se stessi, per prima cosa! Ottimo spunto!