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Pubblicata il 18/03/2021
Se Covid mi prendesse, improvviso e rapace,

non vorrei che sciacalli si cibassero dei miele

dei miei sentimenti…

delle carni tenere dei miei sogni…

se ne pascerebbero gli ignavi

che nulla hanno mai intentato

per dare corpo alle loro idee…

se ne stavano lì, sul limitare delle ore

a spiare i miei gesti e le mie parole…

tendevano il laccio alla mia caviglia

appesantita dal lungo peregrinare….

loro sulla soglia stavano a guardare

con le tasche piene di vento

con l’occhio annebbiato dalla trave,

con un morboso desiderio nel cuore….

in quanti hanno spiato i miei passi,

in quanti si sono smarriti

sulle mie labbra lucidate di poesia

in quanti hanno anelato ad uno sguardo

che incendiasse i loro inguini di paglia e fieno….

ma se morte mi rapisse improvvisa e rapace

non vorrei che sciacalli si cibassero della mia anima

che ha conservato nonostante le stagioni

la purezza del fiocco di neve

quando si posa sul mandorlo in fiore…
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Molto bella! questa poesia terrà lontano il Covid , ne sono sicura, la tua anima è troppo pura(il fiocco di neve che si posa sul mandorlo in fiore, verso sublime!) e i sentimenti ? e i sogni?Ciao Anna.

il 18/03/2021 alle 19:29

Nessun abito si addice alla purezza del fiocco di neve. Brava.Ciao.

il 25/03/2021 alle 11:33