bella, in particolare la seconda e soprattutto l'ultima strofa, tristissima
avete presentato un testo in una forma che vi distingue - dove l'immagine esalta la mente - tutte le strofe sono superbe - una più bella dell'altra - mi aggiungo ai meriti che vorrei cliccare ma che sbaglio sempre vi leggo con molto piacere
Mi ha ricordato "Il labirinto del fauno", l'Uomo Pallido (quello con gli occhi sul palmo delle mani).
Ispirazione artistica all'unisono! Veramente bravi! Complimenti per l'intesa che vi rende tutt'uno!
Leggendo la vostra poesia è stato inevitabile per me andare al ricordo di un suicidio di un ragazzo disabile, divenuto tale in seguito ad un incidente stradale con anni di dolorosi interventi chirurgici, risultati vani... si è impiccato, solo, in silenzio, nella sua stanza e al mio sentire è stato come un urlo di impotenza nei confronti del suo dolore.
Rapporto tra uomo e natura, visto con l'immaginazione .Non riconosco le vostre impronte...sembra scritta dallo stesso autore.Saluti.