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Pubblicata il 09/03/2021
Per la ciclica Visita di Controllo
fiducioso stamatina mi recai all'Ospedale.

Dopo invero breve attesa
ricevuto fui da una giovin tosca Dottoressa,
avvenente, elegante e sorridente,

che, invitatatomi ad assettare,
leggendo la mia scheda,
distaccata i miei quesiti pareva ascoltare,
col contagocce rispondendo laconica,
secondo la "scuola"
di chi pensa "grasso che cola !".

Poi, da costei sollecitato
delle Analisi e gli Esami Strumentali richiesti,
sulla scrivania ponendoli, dissi "sono questi",
al che d'attendere mi chiese,
affinché guanti di lattice si procurasse,
di cui solo v'eran scatole vuote,
e nel cestino le carcasse.

Al che, convinto che mi volesse auscultare,
la camicia cominciai a sbottonare.

Al suo rientro si sviluppò
la seguente conversazione :

(Dottoressa): "disgraziato, come osi,
se fosse questa zona mia
al Carcere di Sollicciano
(Istituto di Pena toscano, dove sono perlopiù detenuti rei di crimini a sfondo sessuale)
prima che subito ti farei associare !",

(R.V.): "Dottoressa mia, cosa va a pensare,
davo per scontato mi volesse visitare !",

(Dottoressa, ridendo di cuore) : "scusa allora,
ma oltre al fatto che da me
nulla più dello stretto minimo sindacale
mai ci si deve aspettare,

nemmeno con la cannuccia
un bischero come te potrei mai toccare,
tuttalpiù distrattamente,
alle mani i sanitari presidi anti-Covid,
d'una smicciata (occhiata)
i tuoi esami posso degnare !",

(R.V.): "scusi l'ignoranza,
in medicina son profano,
qualche dubbio almen potrebbe dissipare ?",

(Dottoressa, sghignazzando): "o' torsolo
(in toscano = scarto d'uomo),
rozzo e cerebroleso come sei,
cosa vuoi mai argomentare,
tuttalpiù sei all'altezza,
col chiodo fissato al bastoncino,
per le strade cicche e sterco secco
per due soldi di raccattare !".

Al che, feci pippa (subii senza ribellarmi),
non certo perche' cosa dire e cosa fare ignorassi,
ma piuttosto come poi er Gabbiotto
ben più vicino schivare,
e oltretutto sono io
ad aver dell'Ospedale un gran bisogno,
il viceversa non si vede neanche in sogno.

Il Nosocomio ero in procinto di lasciare,
quando, passando davanti alla Caffetteria,
un bel cappuccino mi ven voglia d'ordinare,
e servito in un bicchiere di cartone,
sempre causa Pandemia,
borgarara m'ingiunse la barista di sbrattare
(nelle cosiddette "grida" o leggi emanate dai Governanti Spagnoli in Lombardia, citate dal Manzoni nei Promessi Sposi, sbrattare = andarsene).

All'esterno panche non ve n'eran,
e, sfarzumato (sfaticato) come sono
all'impiedi mi seccava di consumare,

per cui, adocchiata la vicina Chiesa interna,
con cappuccino, tre bustine di zucchero e un cucchiaino,
comodamente, senza pudore, ne' finzione,
principiai palato e stomaco a deliziare,
noncurante delle occhiatacce d'alcune donne,
pie e intente a pregare,
sicuro che osato non avrebbero favellare.

Ma, come paventato,
sul più bello da una Sora fui accostato.

Appariva costei novantenne e rinsecchita,
ma tutt'altro che rincitrullita,
breve e minuscola
come la Reliquia dell'ossa
de Santa Francesca Romana,
dalla veste talare non scura,
ma bianca come calce,
e gli occhi brillavano
quasi fossero della Commare Secca (la Morte) l'affilata falce,

e, con voce ferma e dura,
malgrado i miei capelli bianchi,
così al sottoscritto si rivolse :

"screanzato giovanotto, come osi,
sui cartelli a caratteri cubitali è pure scritto,
che' certo non sei il primo che capita di dritto,
nella Casa di Dio si vien solo per pregare,
e giammai per bivaccare !".

Una qualunque fosse stata,
senza esitazione, ne' soggezione dell'altare,
direttamente "in quel posto" l'avrei mandata,
insolente aggiungendo :
"giovanotto vallo a dire a tua sorella,
che era un tempo un muratore,
e ora si fa chiamare Rita Pavone".

Ma è ben noto,
a memoria, nella storia,
tutti temono il Vaticano,
perfino un certo Adolfo psicopatico,
che pretese il Mondo intero d'attaccare,
più di tanto con il Papa non osava bisticciare !

Onde per cui, un filo di voce simulando,
le risposi, simile ad un moribondo,
quasi l'ultimo fiato esalando,

"Santa Madre,
sono malaticcio e precocemente vecchiarello,
la scongiuro, in piedi non mi reggo, nun so come fa,
e confido che nella sua infinita bontà
questo piccolo sgarbo Gesù mi perdonerà."

Replicò ben poco convinta :

"mah, finisci pur di bere,
ma di sporcare o abbandonare rifiuti non ardire !".

E finché non ebbi terminato la gola di bagnare,
d'un millimetro non si mosse,
dritta in piedi, come un Aquila Reale
non cessava me sfacciato di fissare,

e quando, scioccamente, mi tradii,
in piedi alzandomi di scatto
come un malandrino gatto,
con in mano i rifiuti
che altrimenti colà avrei accannato (scaricato),
e con tartufesco rispetto
la Sora salutai con teatrale inchino,

senza ombra di sorriso,
con scostante cenno della mano
ella mi congedò sol dicendo :

"fila via, paraventino (piccolo sfacciato)".

Martedì 09.03.2021 , risultato finale :

Donne - R.V. 3 - 0 (secco).
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5,0/5 meriti (1 voti)

Beh devo dire che davvero ti hanno combinato di tutto..molto divertente

il 09/03/2021 alle 23:10

Grazie, Arturo.

il 09/03/2021 alle 23:35

Divertentissima...complimenti!

il 10/03/2021 alle 17:34