PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/03/2021
scorrono giorni inquieti
in un perimetro di storia.
copro lividi sul volto
con ampi strati di calce,
bianca e purificatrice.
ho il fiato sul collo tutto il giorno
le tue zanne mi succhiano il sangue.
cammino con il tuo sguardo che mi perseguita
sento i tuoi passi risuonare sul selciato,
ho paura di voltarmi e di vederti!
so che ci sei, sei la mia ombra,
sei il mio carceriere senza catene,
sei nell’ombra,
sei come il riflesso della morte,
sei come una lama che trafigge il mio corpo
anche se da lontano.
in un perimetro di storia
mescolo le mie lacrime ad un caffè amaro,
amaro come la vita, amaro come un delirio di solitudine.
costretta ad apparire con un volto imbellettato
ho dentro l’anima piaghe di sofferenza,
putride di violenza.
muto il mio labbro.
sono muta davanti al mio assassino,
impotente e muta come agnello da tosare.
avevo ali grandi come lenzuola di lino
ma ora sono accartocciate su di me
e mi avvolgono come una sindone.
avevo ali grandi e volevo volare
ma le tue mani aguzzine mi tirano giù
come zavorre uncinate,
e porgo rassegnata i miei polsi
alle tue roventi catene.

ma io avevo ali grandi,
ma io volevo volare!
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grosso problema della società di oggi. Bellissima stesura, complimenti.

il 06/03/2021 alle 14:06

Una descrizione reale di ciò che provano e affrontano le donne di sempre! Se hanno un altro è per colpa nostra: lasciamole andare! Bravissima, Anna!

il 06/03/2021 alle 14:57

Ho la sensazione che, con questo lavoro, tu abbia affrontato qualcosa di più profondo dello stalking. E lo hai fatto trasmettendo tutta l'oppressione che volevi rappresentare...

il 06/03/2021 alle 15:31