.Intimo albino gesto
arboreo tremolio pendulo
prologo al nidiar di cielo
sì prodigo da insidiar coltello
nel cuore sotteso al vasto
avvinto, nerboruto midollo
d’inebriante azzurro invaso.
.Sulla sommità gocciola giada
vitale plasma su croda muta
e tintinna lacrime a campana,
albeggianti calici di rugiada
ove libra s’invola coesa
arc en ciel la vela
piumoso giogo d’inusuale leva.
.L’anima febbricitante invoca
en plein air silente volta
e in sua costa svolta rotta
a gola di vagito, sì lama tratta.
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