per casa ho il Mondo mi fa da tetto il Cielo
sradico erbacce nell’erta della Vita
non lascio ch’edera si perda d’infinito
ma nelle crepe ceda il posto a quadrifoglio
fusa nell’Uno, unita al Tutto io cammino
avanzo ardita
a mento alto con orgoglio.
di Spazio e Tempo astute trappole sberleffo
pago i miei conti
sconti a Vita non impetro
calpesto notti,
riapro gli occhi in braccio al Sole
un sogno in tasca
in fronte a ostacoli mai arretro.
seppure impavida e celere io incedo
rallento il passo allor che l’Anima attraverso
ove il pensiero si perde e si spaura
e a piedi nudi, tra baratri ed abissi
mai non m’arrendo se il gelo m’attanaglia
e inghiotte avido l’Anima mia bambina
ma abbraccio il Cielo, invoco Amore e a piene mani
raccolgo d’Angelo rugiada la mattina.
poi getto, oscuri, i vestiti della Notte
vesto di Sole, rido forte e appendo il Cuore
su arcobaleno d’uno sguardo d’eco antico
angusti limiti frantumo indifferente
e noncurante dell’umana dimensione
accendo rime, urlo bisbigli e levo il canto
del desiderio, dei miei sogni e di passione…
vergati fogli… le mie note dono al Vento.
- Attualmente 4.4/5 meriti.
4,4/5 meriti (5 voti)