PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/02/2021
Percorro al buio questa selva in me
dove mi perdo senza ragione
nella notte della notte, ch’è la vita mia.
mi accompagno con la tèda
affinché non perda la via
fatta di piccioli sentieri
al buio di un’anima silente
dove nel bianco della neve
ella confonde le vesti
di allegorica nera signora
se non fosse per la consumata fiaccola
che illumina ogni brama nel lungo cammino...
conto con rabbia le mie dita
cercando l'anello della sfida
che presto troverà altra dimora,
scorre lesta la mano a carezzare la barba grigia
resa ispida dal ghiaccio della brughiera.
infin raggiunta la radura
mi prostro dinanzi al cerchio
laddove bigi druidi, mi attendono dal tramonto…
sarà questo il luogo della contesa
ove l’onor mio disseterà la sete sua
ma senza gridare vendetta
per il malevolo torto subito.
non v’è traccia ancora, del guerriero avverso
forse il fato suo si è già compiuto,
oppure la tormenta ne ha rallentato il passo…
sul masso a me accanto, ora riposo
mentre tutt’attorno i fuochi rischiarano la notte
sarà forse la morte, la mia sposa
o nella vita, la mia rinascita diverrà cammino
in un continuo divenire del tempo
che trova respiro in me
che del termine suo sarò destino.

ulula il vento sopra l’imbiancate cime
finalmente, anche il torvo guerriero ha trovato la via…
tutto sarà fine o principio, e all’alba il fiacco sole
di verità scalderà il giorno nuovo.
si sovrappongono gli aspri sguardi
dei contendenti,
mentre le spade benedette dai grigi officianti
sguainate, si incrociano sulla calda tèda
come unite nel sacro vincolo
di un’unione fraterna.
finita è l’epoca della schermaglia,
ora è tempo di battaglia…
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (4 voti)