C' è un senso velato di non so che,
che prende portando via la leggerezza,
la voglia di creare ed essere felice,
il sorriso che si disperde dentro
fino a nascondersi fra le nuvole
per non essere riconosciuto dalle lacrime
che vorrebbero cadere
ma imprigionate dalla vergogna
restano nella gola che si gonfia,
il classico groppo che fa stare male,
e negli occhi che bruciano e si arrossano
per lo sforzo immane del trattenere
che si trasforma in rabbia,
voglia di prendere a calci
questo Mondo stolto pieno di se
dove l' arroganza e la corruzione
nidificano su alberi secchi che più
non possono vedere la Primavera,
ormai morti e sepolti
in cimiteri di desolazione
dove la speranza è crisalide vuota
e inganno della falsa compassione
che promette giorni pieni di sole
e fratellanza fra la gente,
aiuto sociale e rispetto
regolarmente disillusi dai fatti.
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