Ho il cazzo variegato di merda.
ma il mio cuore non verrà meno.
or dunque la tua pioggia perlacea
scende adagio dal lenzuolo.
e dici che non avrò altro possesso
che te
tu che non scendi mai dal letto.
e guardo l'uscio della tua bocca
sbirciare tutti quelli che mi hanno preceduto. Quelli che ti hanno scopato prima di me. Tutti bravi figlioli.
ripongo il rotolo della carta igenica
come un libro sacro, un vangelo apocrifo.
ti ho mandato a prendere vino e sigarette.
e la merda sul mio cazzo immobile testimonia la tua bellezza
stupida perché priva di menzogne.
evviva Babilonia.