quando la tristezza stende la sua ombra
e il passo incerto di un’illusione
calpesta le rovine delle sue ali
in questa povertà di mortali,
il mondo spegne la sua luce.
e non restano che le briciole di un ricordo,
un ricordo che pesa più di una ferita.
la tenerezza invade un cuore vagabondo
laddove lo sguardo acceso di occhi audaci
riaccende ancora passione o dolcezza.
lontano, nelle città dimenticate,
balenano sui balconi
fiori di tela sgargiante
accanto ad un oncia di perle oscure.
dalle finestre cadono parole
con sillabe recise
e si nascondono
nella gola di pallidi entusiasmi.
un brivido
risveglia una voce
in un tramonto d’autunno.
un canto anonimo
se ne va tremando nel vento
cercando rifugio
in una rinnovata freschezza.
ma tutto resta tra le cose
che vanno via lentamente
nel profumo della sera.
l’urlo permanente della vita
confonde fantasmi e affanni
quando l’ultimo bagliore si spegne
su di un volto che chiede amore.
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