Triste e solingo in questa cupa stanza,
rovello i miei pensieri,
avvolto dal silenzio preoccupato,
strade contorte chiudono i sentieri,
ho perso pure il gusto e la baldanza,
mi sento abbandonato,
in mezzo a voi sono l’emarginato.
Ricordo che in un tempo non lontano
sgargiante il mio sorriso,
audace con movenze assai deciso,
immerso nel baccano,
firmavo fogli e cuori con la mano
ero una vera star, un monumento,
la vita era una manna,
ma poi tutto finì in un sol momento
e dopo fu condanna.
Ed ora in questa stanza silenziosa,
solo col cellulare,
mi sento un incompreso dalla gente
che non capisce niente
ed io non la riesco a sopportare,
emarginato solo voglio stare,
in questo nostro mondo,
siam tutti insieme e tutti siamo soli,
fuori un freddo profondo,
chiuso in me stesso sogno nuovi voli.
nota: riproposta.