io dico sempre, e mi ripeto lo so, che a un certo punto c'è stata una divaricazione, scienza e fede una volta andavano d'accordo, ovviamente per fede non intendo quella della chiesa cattolica, un altro tipo di fede, ti faccio un esempio su tutti Giordano Bruno, 1600, non tanto tempo fa....
Grazie 373 E' nata così: stavo spiegando a una mia nipote gli assi cartesiani e mentre lei era china sul foglio le pendeva la catenina con la croce. L'accostamento è stato naturale.
Grazie Art, giusta la tua nota. Io penso che l'uomo avrà raggiunto il massimo della sua capacità di ragionamento quando avrà trovato la strada per fondere i due sistemi.
Due sistemi di pensiero dove la scienza ha in più la possibilità della sperimentazione cosa che manca alla Fede. Tutte e due cercano la Verità, ma la certezza può darla solo la Scienza. La Fede inizia dove finisce la capacità della Ragione di comprendere. Ciò significa che la Fede deve fare sempre marcia indietro, di fronte alla Scienza, salvo intervento del fondamento del suo pensiero, cioè Dio.
I fisici, gli scienziati, son quelli che dovrebbero avere le idee più chiare e invece ci stanno quelli con la fede e quelli atei. Questo fatto mi ha sempre trasmesso molta incertezza.
La scienza è verifica della verità; la fede è credere nella verità. Ciao. L'uomo è ragione e cuore ed è un naufrago in questo mare.
In tasca mi è rimasto un fiore dall'ultima passeggiata in riva al mare, lo prendo in mano e sogno il mio futuro, con delicatezza lo rimetto in tasca, e con ingenua fantasia sorrido, mi sembra di avere una speranza, e una marcia in più!!
Grazie Azar per la tua analisi. Sono d'accordo sul fatto che alle fedi manchi la sperimentazione e la ricerca. Sono entrambe pericolosissime per la struttura fideistica. Non capisco bene il tuo passaggio: "La Fede inizia dove finisce la capacità della Ragione di comprendere" perché sembra presupporre che la fede sia il prolungamento della ricerca della Verità quando questa appare irraggiungibile. Io credo che la Fede inizi quando la Ragione non ha ancora cominciato ad agire.
Grazie Vincent. C'è un fatto fondamentale che contrasta la tua affermazione "gli scienziati, son quelli che dovrebbero avere le idee più chiare". E' vero l'esatto contrario. Chi fa scienza percepisce in modo più profondo la nostra limitatezza e inadeguatezza a comprendere. Non ha per nulla le idee chiare ed è per questo che non si ferma e continua cercare di capire (in fatto di "idee chiare" basta pensare a tutto ciò che abbiamo sentito dire del virus...) ed è per questo che non può accettare chi afferma di aver capito tutto, a prescindere, in base a i dettami che una persona, duemila, tremila o cinquemila anni fa ha detto o fatto. E' vero, vi sono molti scienziati credenti. Ma da una ricerca (credo di "Nature", ma non ricordo) la percentuale di scienziati credenti cala costantemente.
Grazie mitri. Tocchi il punto centrale: chi garantisce che la "Verità" in cui crede una fede sia la vera "Verità"? La scienza, sulle sue "verità" non garantisce proprio nulla. Le considera, in un certo senso, "verità" fin quando non scopre (se lo scopre) che erano "verità" fino a un certo punto.
mi è molto piaciuto il commento di mitri...penso che sintetizzi alla perfezione
Molto profondo il tuo pensiero e, al colmo della mia ignoranza condivido il commento di mitri...leggo ben volentieri testi da cui ho molto da imparare e tu ...appartieni a questa categoria.
Un bambino diceva più possibile mettere l'acqua del mare in una fossetta scavata sulla sabbia da lui, che arrivare Sant'Agostino a comprenderne i misteriosi segreti sull'esistenza di un Dio, insostenibili profondità da far venire il mal di testa....Buona serata
La risposta te l'ha data la catenina con la croce che ti ha distratto da ogni scienza o matematica! Saluti, Eriot!
Grazie vecchio poeta. Beh, un po' di mal di testa viene a tutti a porsi certe domande...
Grazie Angela. Sulla prevalenza finale della scienza (in senso lato, ma nell'accezione di "conoscenza") sono assolutamente d'accordo con te. Ma, nonostante il mio ateismo convinto, sono su posizioni meno critiche sulla valenza della fede. Bisogna guardare anche al grandissimo ruolo che essa ha avuto (e ancora ha) in termini di aggregazione sociale e morale, pur con tutte le storture e aberrazioni che la storia ci ha fatto conoscere. Io non userei i termini "disintossicare" o "vizio" anche se capisco benissimo cosa intendi. L'analisi matematica si è sviluppata dopo migliaia di anni di ricerca, e non per questo non capiamo la grande importanza che ha avuto il pallottoliere...