La Danza di Colpo, Gopak.
dedicazione al Balletto Nazionale Ucraino Folkloristico Virski
corrono entrando
le ragazze rutene
con le corone di fiori,
con le strisce d'amore,
con ricamate camice,
con i sorrisi su volti,
corrono ballando
in un circolo di sole,
nelle scarpe rosse,
slaviche figliole.
appena toccando il suolo.
entrano ragazzi
con i salti alti,
fanno dei tozzi
come soldati di trozzo.
pantaloni all'oriente
e gli stivali rossi
cinture nei modelli-
la danza della riscossa.
e, poi- le giovani coppie
ballano insieme,
cuori pieni d'amore-
le armonie supreme.
e, ora, le ragazze,
gentili e delicate,
ballano sulle punte
toccando appena la terra,
come i fiori di prati.
e, dopo- la danza di confratelli,
appoggian' uno all'atro,
sono invincibili nei loro salti.
antiche arti marziali,
usate nelle lotte,
come la scuola del tempio
giovane e forestale,
tutta pronta proteggere
le ragazze dal male.
i guerrieri si rottolan'
su un piede per tagli,
le ragazze corrono,
come uccelli di campi,
come le colombine,
sui terreni ampi-
belle, belle donzelle,
giovinette ucraine.
alla fine, giovinetti
salutano con inchini
bassi, dai loro cuori,
dimostrando il rispetto
agli spettatori.
non si sa, di dove,
dal quale paese
è venuta questa danza,
così forte e cortese,
a che cosa, dagli antichi,
doveva servire:
a un rito di primavera?
o a un ritiro
al fratello del Gran Giove,
al Tira-Tuoni e Lampi,
il grande Peruno?
o- al Cupalo-Cupidone?
alla Prima Luna?
è dall'India, dalla Cina?
dall'Antica Roma?
non si sa,
si sa soltanto
questa danza, come
uno deve ora sobbalzarla
sotto la bandiera azzurra e gialla.
ivan Petryshyn