Ti ho mai detto amore,
l'incudine del meriggio
senza quiete?
pure il mantice ,
mirando alle corse audaci
tra le serpi,
porgeva un ghigno
di velluto e seta
come fiamme.
allora, l'aria
si l'aria,
erano le tue labbra
e a stento respirai
lasciando le tempeste.
volli le tue gote
non tra le sabbie spente:
se mai il mattino mi nacque
tra le dita
l'ho udito scandire il sacro
cercando te.
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