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Pubblicata il 03/02/2021
Ti ho mai detto amore,
l'incudine del meriggio
senza quiete?

pure il mantice ,
mirando alle corse audaci
tra le serpi,
porgeva un ghigno
di velluto e seta
come fiamme.

allora, l'aria
si l'aria,
erano le tue labbra
e a stento respirai
lasciando le tempeste.
volli le tue gote
non tra le sabbie spente:
se mai il mattino mi nacque
tra le dita
l'ho udito scandire il sacro
cercando te.
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le ultime quattro righe da sogno

il 03/02/2021 alle 17:33

Grande bellezza.

il 03/02/2021 alle 17:43

Versi che catturano dolcemente.

il 04/02/2021 alle 09:15