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Pubblicata il 28/01/2021

poemino in 9 sonetti abba abba cdc dcd
*
l’ora che fugge senza dar sapore
all’umana natura, va sprecata.
viver senza pensiero, alla giornata
un esistenza priva di colore
*
è come il cactus che regala il fiore
che sboccia al primo sole in mattinata
ma quella gemma rossa e vellutata
presto avvizzisce e il giorno stesso muore.
*
l’uomo viene innalzato dal pensiero
perché il pensiero è partecipazione
sia esso sano, vile o menzognero.
*
ecco, col dubbio nasce la ragione
che rende l’uomo simile a sparviero
franco ed aperto ad ogni soluzione.
*
idee, pretese assurde o fiumana
di alti principi, o falsa competenza
o forse solo debolezza umana
dovuta a criticabile coscienza?
*
quale sarà l’ascosa forza arcana
che spinge sempre verso la sapienza
chi si avvicina e sempre si allontana
per ritornare al punto di partenza?
*
la vita è breve, dura troppo poco
perché si giunga ad una soluzione
ben definita; è un canto troppo fioco.
*
l’essenza pura sfugge alla ragione
la quale vaga al buio, come in giuoco
cercando e non trovando soluzione.
*
soluzione? Sempre vacilla e cade
quando un nuovo pensiero mi conquista.
prego quel Dio -se c’è- che Lui m’assista
e che mi guidi per giuste contrade.
*
nel valutare il paradiso o l’ade
io dubito di avere buona vista
ma fido ancor che la ragion resista
pur se certezze son sempre più rade.
*
ma il dubbio c’è, e quanto è grande, è immane.
per questo cade sempre ogni conforto
quando le idee si fan malferme e insane?
*
meglio stare col frate a zappar l’orto
quando poi il dubbio nasce e ti rimane
e ti costringe nel veder distorto?
*
io son debole carne peritura
e tutti siam contro il destino inermi
forti in salute o deboli ed infermi
esposti al divagar della natura.
*
ma quale verità profonda e dura
genera tutti noi, genera germi
come la carne putrida nei vermi
sguazza dopo avvenuta sepoltura?
*
guardo la fede come spettatore
e cerco di capirla, come in sogno.
la fede è amore, solamente amore?
*
forse per qualche strada anch’io la agogno
però mi accorgo -sono spettatore-
che vien cercata solo nel bisogno.
*
ecco, il bisogno rende l’uomo vile
s’affida a un Dio sperando che lo aiuta.
il mio pensiero errante si rifiuta
a un accomodamento sì puerile.
*
perché l’uomo, in età primaverile
crede di aver la mente forte e astuta
finché per giusta sorte sia venuta
l’ora che avanza nell’età senile,
*
la quale gli fa perdere la forza
e lo indirizza nella religione?
non è forse che perdere la scorza
*
sia come rinunciar alla ragione?
-Pensiero che si accende e poi si smorza-
ma questo sfugge alla mia comprensione.
*
o mio pensier che la realtà mi ascondi,
vado cercando un Dio ma, non lo vedo
per tuo capriccio io, credo o non credo
perché col dubbio sempre mi confondi.
*
io ti interpello e sempre mi rispondi
con l’incertezza. E contrapponi un veto
a qualsiasi cosa io mi chiedo
oppure che il pensiero mio ridondi.
*
come un ape che va da fiore a fiore
col mio pensiero io sono viandante.
mi spingo sempre con cocente ardore
*
verso ogni concetto stravagante.
e ciò è dovuto a un cuore sognatore
o al mio pensier perennemente errante?
*
procedo in luce o al buio, claudicante?
contraddizioni, sempre! In me invece
non so trovar conforto nella prece
sempre legato al mio pensiero errante.
*
vaga il pensiero mio, sempre esitante
a volte bianco, o nero come pece.
io faccio parte dell’umana specie
e in me fluiscono le idee, ma, tante.
*
mi trovo tra l’incudine e il martello
ogni pensiero nuovo mi seduce
al punto che mi logora il cervello.
*
e questo prova che il destino scuce
ogni trama nell’uomo. E il machiavello
senza che se ne accorga lo conduce
*
verso l’impraticabile sentiero.
ecco, per questo con il cuore anelo
a capire, ad abbattere ogni velo
contro ogni deviazione del pensiero.
*
spesso succede all’uomo, al più sincero,
di sfiorare un concetto per un pelo
e invece di innalzare gli occhi a cielo
rimane sempre avvolto nel mistero.
*
resterò forse sempre il miscredente
alla ricerca di una fede pura
impegnato col cuore e con la mente?
*
una salita erta e molto dura,
seguire sempre ciò che il cuore sente
nel pensiero che a volte fa paura.
*
resterò forse sempre il miscredente,
che non può mescolarsi alla fiumana
d’ogni credente, quella gente umana
che è capace di creder fermamente?
*
resterò forse sempre il miscredente
che non s’accosta a Dio, né si allontana,
ma che ogni volta un suono di campana
non mi lascia del tutto indifferente?
*
oh Dio, -se esisti- insegnami il cammino,
ch’io mi inginocchi presso te implorante,
mandami un angel che mi stia vicino;
*
mandami un segno ed io sarò costante
nell’adorarti. E rendi più piccino,
sempre di più il mio pensiero errante.
*
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