nella notte fredda di nero dolore
accorate giungono le note
a respingere i fantasmi
di una storia senza parole
nella stanza
lei perlustra ogni centimetro di libertà
a memoria del passato,
assiepato negli angoli
pronto ad ogni passo
a rinvigorire il buio
slomit tentenna,
ricompone trame sfilacciate
danza nella notte,
la vita
strappata e vilipesa,
devastata dal potere becero
innalzato a decretare
sordide differenze.
ci sono voci senza parole,
che urlano straziate nel tempo
rifugge la mente
dal lucido delitto.
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la signora Slomit è stata deportata nei campi di concentramento durante gli anni della follia nazifascista. Sopravvissuta a quel dolore immenso, la notte ascoltava musica ad altissimo volume per allontanare il ricordo delle atrocità subite.
umile granello per la memoria
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