grida ovattate dalla neve
si nascondono laddove il bosco è più fitto
e il continuo avanzare in un cammino scalzo
costringe l’ ombra a ripiegarsi su se stessa,
mentre diavoli in uniforme
irridono chi si spoglia dell’ ultima libertà
dispersa nel lungo viaggio di una fuga
dalla povertà dell’ anima e dal continuo sopruso
di una vita mal vissuta.
nel bosco della follia si nasconde
la paura per il diverso e la cattiveria di chi
usurpa il titolo del giusto
credendosi giudice e carnefice
verso l’ ultimo e lo straniero.
chissà quante volte ancora le loro urla
ci sveglieranno nel nostro comodo letto
attraverso lo schermo di una tv
sintonizzata sul presente...
chissà se l' assenza del perdono
inficerà il nostro passo
verso la consapevolezza di un continuo sbaglio
senza che il cuore e l' anima vi trovino rifugio adesso...
“ ama il prossimo tuo, come te stesso “