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Utente eliminato
Pubblicata il 21/01/2021
trascinavi sabbia sotto i piedi
come fossi arrivata dalla luna,
muta e compatta di marmo
che tante calze hanno cavalcato

e mi chiedo di quelle ciglia
districate
fino a ricavarne miele,
eco di canzoni zingare
che ci facevano addormentare

rimane
una sciarpa appesa alla finestra,
faro di mosche per sogni danzanti.
e questa polvere che anela un polpastrello
come bacio d'addio.
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Avviene una metamorfosi, forse è un processo naturale oppure succede solo a qualcuno. Però c'è del fascino in quella sciarpa appesa alla finestra, la immagino di tutti i colori, non so se ricordi quelle sciarpe di Missoni degli anni 90 che costavano una fortuna.

il 21/01/2021 alle 15:45

lacerante, l'ultima strofa strappa il cuore. Meravigliosa

il 21/01/2021 alle 16:11

...Rebellina stavo scorrendo le ultime pubblicazioni nel sito quando compare il tuo nick...con gioia ho incominciato a leggere ma poi mi sono rattristato...quella sciarpa appesa...e poi come un dramma mi sono entrati dentro gli ultimi versi...

il 21/01/2021 alle 16:38

Quel "una sciarpa appesa alla finestra, faro di mosche per sogni danzanti" ha un'eziologia complessa e raffinata. E' come la coccarda appuntata su un petto sofferente e palpitante e vivo come questa poesia. Per me, stupenda.

il 21/01/2021 alle 21:22

straripante d'emozioni in mille rigoli diversi...

il 23/01/2021 alle 09:27

e molto bella

il 16/02/2021 alle 22:06