C’è davvero
qualcosa che non va?
ma il tuo viso
non piangeva,
poteva essere inverno
in ogni stagione,
anche d’estate
quando si scatenavano
i temporali d’agosto,
dopo i disastri nel cuore
offerti da un perfido sole.
il ricordo allora
s’insinuava nelle pieghe
del vento e tesseva
la sua nenia ossessiva.
il mio corpo scavalcava
i muri, scopriva i recessi,
violava le teste perplesse,
irrigidiva le spighe nei campi.
c’è davvero
qualcosa che non va?
ma il tuo sorriso
esplodeva.
poteva essere
una vittoria del tempo
in quell’istante,
anche quando sorpresa
aprivi le braccia
al sollievo del vento.
il tuo profumo
era lavanda di Provenza,
saturava l’aria d’ebbrezza
e strappava alle labbra
i sì miei e della natura
con letizia, senza paura.
c’è davvero qualcosa…