PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/01/2021
E l’oceano… l’oceano fa paura
quando devi partire
solo acqua che muove la nave
che ti vien da svenire

e la classe che ci hanno assegnato
è una terza insicura
mentre sopra si danza e si beve
di noi nessuno si cura

pane nero di segala e crusca
e un pezzo di niente
acqua sporca che puzza di marcio
e che chiamano tè

mentre io ero uomo di terra
e parlavo agli ulivi
più niente a cui aggrapparmi
solo pensieri cattivi

e l’America è un sogno lontano
che sta per finire
fra vomito grida e pianti
forse sta per finire

gli stracci che addosso portiamo
sono pieni di toppe
e l’odore cattivo che abbiamo
non è nostra la colpa

questo viaggio lungo e penoso
che non vuol terminare
questo mare agitato non sente
le nostre preghiere

nostalgia che circonda la mente
e ci strige alla gola
ed il caldo che è caldo rovente
e non accenna finire

in questa scatola di legno e di latta
che è solo un macello
i marinai ci guardan dall’alto
in questo sporco battello

non c’è pietà alle grida e alle febbri
fra il fumo il sudore
ed è questo che hanno chiamato
il mondo migliore

e l’America è un sogno lontano
che sta per finire
fra il vomito grida e pianti
forse sta per finire
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (6 voti)

Un dramma ben rivisitato. Bravo .Ciao.

il 16/01/2021 alle 15:43

Grazie Mitri...Un caloroso Saluto.

il 17/01/2021 alle 06:23

Grazie Jim...Lo spero anch'io...Ma purtroppo la "storia" è fatta di corsi e ricorsi e l'umanità sembra cieca e insensibile, pronta sempre a commettere gli stessi errori...Un Caro Saluto.

il 17/01/2021 alle 06:31