Nei primi passi di un cammino
che più riconosco
niente so della mia nuova vita
o a quale dio adesso con attenta follia
la fiducia ho riposto.
servirà addentrarsi nei vicoli del cuore
fin dall’inizio del novello anno
dove in me, nascondo con affanno
chi senza indugio ha capito il dolore
di una madre che si spaura
al cospetto di ciò che credeva amore
e viceversa proietta sui muri della vita
tutto il suo discorde sentimento,
fatto di odio e prevaricazione.
lenti saranno questi miei primi passi
stando attento a non calpestare i diritti degli oppressi
e i doveri di chi al di sopra delle parti
si ritiene defraudato della sua primogenitura
in potere e sopruso.
anche il passo stenta a volte nell’alba che si colora
e nei vicoli dell’anima, che ahimè
dell’umana forma, ne perde la misura.