Nei tuoi versi ricorrono distanze incolmabili, cose celate e mostruose che rincorrono Cappuccetti Rossi, sentimenti confusi e sconcertanti, fughe immaginarie. Per quanto riguarda Klein faccia di vetro, nel web ho trovato "la bottiglia di Klein" (in matematica è una superficie non-orientabile).
Ma che ti sei fumato?...Scherzi a parte non riesco a fare un commento organico se non dire che "quei chilometri dalla guancia allo stupore" è puro spettacolo mentale e la strofa finale poi che mi fa morire col palloncino animato e quelle mani-aragoste che ti inseguono da film horror, in sintesi: psichedelica
C'è veramente tanta roba, ma mi trovo accalappiato a quel "loop" , che trasporta altrove. Auguri ciao.
Le tue poesie come sempre necessitano di svariate letture per farmi un’idea della tua proposta.E questa è una tua grande virtù