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Utente eliminato
Pubblicata il 23/12/2020
Diversamente da mio padre,
che appen vi nacque,
eppur inestinguibile passione
nel petto sempre ne serbò,
mai per le imponenti alture
amore ebbi,

per l'algida alba al freddo risveglio,
l'affannosa fatica
dell'ascesa sui ripidi sentieri,
vertiginosa la maraviglia del paesaggio,
che dalle immense vette
ai propri occhi s'apre,

né tantomeno
pei ghiacci e le nevi nell'Inverno,
per l'ebbrezza fugace delle gelide discese,

se non lungo le torride estati,
per i profumi e la frescura
all'ombra dei fitti boschi
di vita brulicanti,
pel canto grazioso d'invisibili uccelletti,
che dolcezza nel cuor ridesta.

Amai piuttosto
del mare la salmastra brezza,
della risacca
suadente e monotona la cantilena,
nei giorni sereni
così azzurro e radioso l'orizzonte,
l'impatto nelle fresche acque
che corpo e anima monda,
dopo i tuffi
dell'accappatoio il caldo abbraccio,
l'appetito che del cibo
il conforto dona,
delle succinte fanciulle
melodiosa e dinamica l'allegria,
delle deserte spiagge al Tramonto
la pace malinconica.

Ma, fin quando
in petto batterà il mio cuore,
sempre nelle ossa
il gelo dei monti
tremare sentirò.

P.S. : per chi lo desiderasse posso inviare sull'e-mail questa e altre mie poesie, da me stesso recitate (si prega eventualmente di inviare messaggio privato su questo Sito, o sull'e-mail aldo.poetastro65@libero.it).
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