Scruto da un angoletto
d’una villa rumorosa,
il placido calore
delle percussioni che
il mio animo infoca.
sola, la villa rumorosa
è sgombra di menti
vaganti. Ma ogni
suono si confonde,
se appartiene al mio
flagello di membra,
o alla silente discordia
degli uomini operai?
o forse, agli uccelli che
non volano più
nei foschi orizzonti?