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Pubblicata il 20/12/2020
Vi è un posto
a me caro
dove
guardando
la pianura
dolcemente
mi perdo,
e.. in essa
m'inebrio
tra alberi
che sfiorano
il cielo
pigri
come
lontani ricordi
a ricordar dolori;
altri
con gentili
chiome
a richiamare
l'amor perduto.

passa
veloce il tempo,
gentile, severo
da mattino
a sera
vitale pensiero
momento passato;
È tardi
nulla muta
il velo
calato,
morta..
... la sposa,
riscalda
la pelle
il suo ricordo!
nebbia
il nulla,
ascolto
il cuor suo
ma ora
la farfalla
ha preso il volo..

domani
qual
ultimo dono
le sue
spente labbra,
e.. io...
scivolero'
donando nuovo splendore
intorno a me...
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Si perde il ritmo con i troppi "a capo" peccato

il 20/12/2020 alle 09:17