Passeggia nei vicoli della sua città osservando le ombre
che mille lampioni disegnano sul freddo marciapiede
e cerca di ricordarsele per raccontarne, un giorno,
a qualcuno che abbia voglia di ascoltarlo in silenzio.
E' un omino piuttosto buffo ma lui non lo sa
e non riesce neanche a rendersene conto.
Si guarda le scarpe, inebetito da una lieve macchia,
pensando a cosa pensare per riempirsi la testa,
magari di buoni propositi o nuove idee da realizzare.
Percepisce in lontananza i passi di tanti suoi simili
che anche loro osservano mille ombre ai piedi
di vecchi lampioni che sempre se ne stanno ritti lì;
pensano a tutto e a niente, come lui, con lui forse,
si guardano le scarpe ed ascoltano i passi in lontananza.
Passa un'auto, forse due o un camion, i fari creano
nuovi disegni scuri sul marciapiede freddo,
tutti li vedono o forse nessuno, non so, non sanno.
Passeggiano per le strade piene di luci di mille lampioni,
sentendosi parte di un bieco mondo ignaro della sua felicità.
Arriva a casa, vi entra, si sveste, si siede e si sdraia.
Dorme.
Come se nulla fosse successo.