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Pubblicata il 18/12/2020
C'era una volta un ramo spezzato,
caduto per caso vicino a uno stagno
che un giorno udì, cantare beato,
un giovane cigno che faceva il bagno.

"Come t'invidio" disse sconsolato,
"tu sei così felice e così bello,
io invece son qui, malamente atterrato,
strappato alla vita da un monello!"

il cigno interruppe il suo canto gioioso
e voltò il capo verso la riva,
a guardar con stupore quel ramo legnoso
che così tristemente languiva:

"Non voglio finire così inutilmente
la mia breve e povera vita."
"Ti prego!", disse, "fa che finalmente
io possa provare una gioia infinita!"

il cigno usci dall'acqua un po' goffamente,
si avvicinò a quel poveretto,
lo guardò, pensò intensamente,
poi colse veloce qualche rametto.

dopo un po' di tempo e molto lavoro,
si fermò a guardare il suo operato,
un bellissimo nido dai fili d'oro
giaceva vicino al ramo spezzato.

la notte calò su quel piccolo lido
e il cigno vegliava, con dolcezza infinita,
la sua compagna che adagiata sul nido,
portava i loro piccoli alla vita.

il sole con i suoi raggi splendenti,
illuminò quel gioioso mattino
e carezzò quei piccoli corpi frementi
come una mamma col suo bambino.

il cigno guardò il suo amico morente,
si avvicinò e provò un tuffo al cuore,
c'era una goccia su una foglia cadente,
non era rugiada, ma una lacrima d'amore.
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Molto bella, finalmente si legge qualche bella poesia

il 18/12/2020 alle 14:49

Bella...Piaciuta!!!

il 26/12/2020 alle 07:26

Commovente. La leggo e rileggo e mi sembra di sentire anche un sottofondo musicale.

il 29/12/2020 alle 22:17

Molto bella

il 07/01/2021 alle 08:17