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Pubblicata il 05/12/2020
Devo dar retta
ai versi d'uccello,
sono ripetuti e noti,
devo mescere vino
per un canto solingo
che pare goffo e strano.
dici che amore devo
ai suoni del vento
latore di note stonate,
pietà devo al silenzio
degli storni che son muti,
o son rondini garrule
nel volo che si posa
sui nidi ormai vuoti.
devo ungere pudica
la mano per una carezza
che preferisco sia brezza
quando l'eco è agrezza.
amami e consolami.
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