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Pubblicata il 05/12/2020
Un giorno che eravamo a chiacchierare
sul poggiolo della via principale
insieme a una vecchietta incurvata
dall’età e dalla vita disastrata

mi venne da dirle con molta confidenza
“Certo Peppa, di riallevare avevano urgenza
i tuoi genitori per chiamarti Peppa
non è molto da donna il nome di Giuseppa

ma nella necessità potevano chiamarti Pina”
lei fece spallucce col sorriso da bambina
“A dire il vero io all’anagrafe mi chiamo Zarina
il mio papà al comune mi registrò quella mattina

lui era del 1896, reduce della campagna in Russia
all’inizio voleva chiamarmi addirittura Mascia
poi Zarina, con grande dispetto di mia madre
gelosa dei trascorsi in guerra di mio padre

così per puntiglio lei mi chiamò col nome di nonno
e impedì a tutti di nominare quel nome indegno
che chissà in quali ambienti papà aveva imparato
nelle sue avventure di quando era soldato

quindi Peppa è più che altro un soprannome
che fece pace in casa per salvar la loro unione
e ancora adesso che loro due non ci son più
sono per tutti Peppa e non se ne parla più.”
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Piacevole lettura...

il 05/12/2020 alle 17:15