Mentre sul tuo giardino
si posa una bambacia di neve,
sulle pareti scrostate del mio,
si arrampica il germoglio di una rosa.
lo guardo come un bambino nella culla,
lo adoro, lo vezzeggio,
lo accarezzo con gli occhi
che mai sono stanchi di guardare.
mentre da te fiocca lenta la neve,
ho un bocciolo di rosa che danza,
come al suono di una cornamusa;
un vento amico lo fa dondolare,
come se fosse un figlio da amare.
no, non posso allontanarmi da qui,
voglio che resti impresso nel mio cuore,
tatuarlo sulla pelle dell’anima mia,
e consolarmi per questo muto dolore
che nessun sorriso riesce a sfrattare.