Ora difenderò tra pelle e ocra
quella frotta di tristezze frugali
così , protese vermiglio
verso le aurore divelte
alla sete.
le canterò come la bellezza
mi consiglia
tra un bacio e un amen.
non sarò tenero
come quando i gelsi giocano
al dono.
piuttosto, le carovane aride
così vestite di nulla
le affronterò con le virgole
dei poemi :
quando si affacciano i profumi
indicibili
al nostro pregare sterrato.
e' mio respiro !
arerò di ascolto
le omissioni di passione
quando il sorriso è un finto pane
tra seti e sete.
sarà che il cielo
ci scrive.