PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/11/2020
Ora difenderò tra pelle e ocra
quella frotta di tristezze frugali
così , protese vermiglio
verso le aurore divelte
alla sete.

le canterò come la bellezza
mi consiglia
tra un bacio e un amen.

non sarò tenero
come quando i gelsi giocano
al dono.
piuttosto, le carovane aride
così vestite di nulla
le affronterò con le virgole
dei poemi :
quando si affacciano i profumi
indicibili
al nostro pregare sterrato.

e' mio respiro !
arerò di ascolto
le omissioni di passione
quando il sorriso è un finto pane
tra seti e sete.

sarà che il cielo
ci scrive.
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Audaci o frugali ; preferisco o frugali . Ciao.

il 30/11/2020 alle 13:12

Sì, sono le tristezze che fanno il poeta e leniscono quelle di chi legge. Il cielo ci scrive? Bisogna ancora scoprirne il lessico.

il 01/12/2020 alle 10:41