Ho paura di ciò che succede per le strade del mondo.
uomini malati, in esilio o in fin di vita.
simboli di una società distaccata.
città che non sono più tali,
sfregiate dai sibili delle bombe e dagli spari
ad altezza d'uomo e di bambino.
il futuro di cui conosciamo il destino.
il fascismo che si è mischiato all'antifascismo
ed entrambi sono parte di un niente chiamato qualunquismo.
proprietari di carte di credito e tessera sanitaria.
strana identità libertaria.
il fumo nuoce gravemente alla salute.
e' la buona malafede,
che vuole il guadagno ma non le responsabilità,
che lo dice.
e le dipendenze l'avranno sempre vinta.
la mafia con la lupara è roba vecchia,
oggi vige il tacito accordo pianificatore.
il "suicidio" psicologico e immateriale.
la mazzetta passata sottobanco per il banco in prima fila.
i voti mischiati ai non voti.
i potenti che non saranno mai vinti.
i subdoli e i corrotti.
l'inganno degli stenti.
la democrazia che ti toglie il saluto e l'umanità che muore di intenti.
il rispetto dimenticato.
la fede che sfiduciata crede a ciò che in televisione vediamo.
il cibo che non è più tale e il tale che mangia solo un tipo di cibo.
chef stellati e disagio alimentare.
tutto al quadrato.
malattie nuove come nuove saranno le medicine.
animali sacrosanti che hanno un diritto.
lo stesso che, in alcune parti del mondo,
anche all'uomo viene negato o tolto.
tutti di parte e mai da una parte sola.
inevitabilmente si litiga o quantomeno si discute
con chi con te condivide la lingua e la parola.
ho paura che manchi un senso logico
e che troppi stiano sguazzando tra preconcetti e ignoranza.
tra le insofferenze e la circostanza.
tra le differenze e la tracotanza.
giusto e sbagliato.
l'amore odiato.
la diversa unità di misura.
si, ho paura.