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Pubblicata il 16/10/2001
Che fai padre ora
che la mamma è morta?.

Barcolli senza strada per le vie del paese
,canti, scherzi e ti onori
tra forti sapori che si mescolano
di una compagnia rumorosa
, ma sei triste e t'inganni lo so bene.

"Dunque è proprio vero
che l'uomo dimentica
davanti ad un bicchiere
di vino novello? "

Vecchio scolpitore di fumo,
afflitto da una voce sorella
ti sei lasciato
ad una passata sollitudine.
La notte è lunga
,ma ancor più lungo è il giorno
che ha portato al meriggio
senza l'urlo dei tuoi figli nel prato.
Tu sei quel padre ?
Tu quell'adorato gigante
che con l'ironia ci rubava dal pianto
e dai dolori ?

L'assenza si sà, è il più triste dei mali
ci si culla nel dolore dell'impotenza
senza il conforto neppure di una
pietosa carezza.
Si è morti dentro,
si finge di respirare, certo!
,ma è meccanico
e prima o poi si dimentica
che la morte non può nulla
sul nostro AMORE.

Alex.B2
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